Informazioni sull’autore
1- Section of Obstetrics and Gynecology, Department of Surgical and Biomedical Sciences, University of Perugia, Perugia, Italy. maria.aisa@unipg.it.
2- Section of Biochemistry, Department of Agricultural Sciences, Food and Environment, University of Perugia, Perugia, Italy. maria.aisa@unipg.it.
3- Department of Neonatology, Hospital S. M. della Misericordia, Perugia, Italy.
4- Centre of Perinatal Medicine, University of Perugia, Perugia, Italy.
5- GeBiSa, Research Foundation, Perugia, Italy.
6- Section of Obstetrics and Gynecology, Department of Surgical and Biomedical Sciences, University of Perugia, Perugia, Italy.
7- Minerva Laboratory of Clinical Analysis, Perugia, Italy.
Abstract
BACKGROUND
I neonati prematuri e/o con restrizione della crescita intrauterina hanno un rischio maggiore di sviluppare lesioni renali postnatali in età avanzata. Gli studi sulla fisiologia renale in questi neonati a un’età corretta di 30-40 giorni sono scarsi e riguardano soprattutto i neonati pretermine. I dati di questi studi spesso mancano dei risultati delle analisi di correlazione tra i parametri biochimici e i dati relativi al numero di nefroni, che potrebbero fornire ulteriori informazioni e/o migliorare il riconoscimento dei soggetti a maggior rischio di insufficienza renale.
METODI
I livelli urinari di proteine totali e di albumina e l’attività della N-acetil-β-D-glucosaminidasi e della catepsina B sono stati valutati in neonati pretermine e con restrizione della crescita intrauterina a un’età corretta di 30-40 giorni e confrontati con i dati di una popolazione di neonati sani di controllo. I dati sono stati poi associati ai fattori predominanti di suscettibilità al danno renale legati al basso numero di nefroni, come l’età gestazionale, il peso alla nascita, il volume renale totale e il volume della corteccia renale.
RISULTATI
Rispetto alla popolazione neonatale di controllo, abbiamo riscontrato livelli significativamente aumentati di tutti i parametri biochimici testati nei neonati con restrizione della crescita intrauterina, mentre nei neonati pretermine abbiamo osservato un aumento significativo dell’attività della catepsina B, del livello di proteine totali e, in misura minore, del livello di albumina. L’attività della catepsina B ha mostrato una correlazione significativa, forte e inversa con tutti i marcatori surrogati del numero di nefroni ed era anche fortemente e positivamente correlata con il livello di albumina urinaria.

CONCLUSIONE
A quest’età postnatale, abbiamo riscontrato che il minor numero di nefroni nei neonati di basso peso alla nascita è associato a una compromissione/lesione tubulare che potrebbe essere concomitante a una disfunzione della permeabilità glomerulare. L’attività urinaria della catepsina B può essere un marcatore candidato per la previsione precoce della suscettibilità renale al danno nei neonati di basso peso alla nascita.
PAROLE CHIAVE:
Ecografia 3D; Catepsina B; Basso peso alla nascita; N-acetil-β-D-glucosaminidasi; Numero di nefroni; Proteinuria